scopri con noi l'etruria meridionale: Tarquinia
Tarquinia

Tarquinia

Guide Roma Etruria Tarquinia Tarquinia, Santa Maria in Castello

Tarquinia: "centro dell'Etruria meridionale"

L'attuale città di Tarquinia nasce come nucleo d'epoca tardo antica su un alto pianoro da cui si gode un'aperta vista sul mare verso le Saline e ciò che resta dell'antico Porto di Gravisca, colonia romana fondata nel 181 a.C. L'originaria città etrusca si trovava sul poco distante Pian della Civita dove sono, tra le altre, le imponenti rovine della cosiddetta Ara della Regina, uno dei maggiori santuari di tutta l'Etruria. Gli scavi iniziati nel 1969 hanno portato alla luce i reperti conservati nel Museo nazionale.

Guide Roma Etruria Tarquinia Tarquinia, Le Saline

La necropoli

Tutti i visitatori si recano a Tarquinia innanzitutto per visitare la necropoli dei Monterozzi che, come Cerveteri, dal 2004 è Patrimonio mondiale Unesco. Su una superficie di circa 1.50 X 6 km vi sono 6.000 tombe, di cui 200 splendidamente affrescate. In questi affreschi, realizzati soprattutto tra il VI e il II sec. a.C., ci danno un'idea della mentalità e dello sviluppo politico-sociale locale degli etruschi attraverso i secoli. Dalle rappresentazioni di giochi funerari, danze e musiche si passa a quella di banchetti e infine dei demoni, che accompagnano anime solitarie, ormai spaventate da un aldilà oscuro. Gli stili che vi si possono riconoscere derivano da diverse scuole del Mediterraneo i cui artisti, giunti in Etruria al seguito di facoltosi commercianti, aprirono botteghe dove insegnarono la loro arte.

Guide Roma Etruria Tarquinia Tarquinia, La necropoli

Il Museo nazionale

Passati da Barriera San Giusto all'interno della bella cinta muraria, ci si trova dinanzi al Palazzo Vitelleschi, fatto costruire nella prima metà del '400 dal cardinale omonimo. Dopo aver dato uno sguardo all'interessante e composita facciata, entriamo nel cortile per ammirare la bicromia delle arcate su più piani. Sin dal 1924 il Palazzo ospita uno dei più importanti musei d'Etruria le cui sale, con esposti i reperti provenienti dalle necropoli del circondario, sono organizzate secondo una successione cronologica dall'epoca villanoviana antica (sec. X a.C.) fino al I sec. a.C. Al piano terra, dopo aver visto la ricostruzione di una tomba e splendide lastre scolpite con centauri, grifi, soldati affrontati e cavalli rampanti, attraversiamo le sale dove sono esposti sarcofagi realizzati in nenfro, pietra vulcanica locale, in marmo o in terracotta. Tra gli altri il sarcofago del Sacerdote, del sec. IV a.C., con una narrazione dipinta sui quattro lati, e quello del Magistrato, del III a.C., importante per l'iscrizione in lingua etrusca scolpita su un cartiglio di pietra. Il fiore all'occhiello del museo è il Vaso di Bocchoris, invetriato e decorato a rilievo con il racconto della storia dell'omonimo Faraone e risalente al VII a.C. Ricchissima è la collezione di ceramiche di diversa epoche, usi e provenienze. Tra quelle importate notevoli sono le ceramiche attiche sia a figure nere che a figure rosse. Tra le produzioni ceramiche locali sono i buccheri, di fattura cerite del VII sec. a.C. Cospicua è anche la collezione di gioielli, comprendente un curioso ponte dentale in oro. Famosi in tutto il mondo sono i Cavalli Alati di epoca ellenistica, che facevano parte della decorazione del timpano del Santuario dell'Ara della Regina.

Guide Roma Etruria Tarquinia Situla in Faience con Cartiglio del Faraone Bocchoris

La città

Usciti dal Museo passeggiamo costeggiando Palazzo Vitelleschi e raggiungiamo il nucleo originario della cittadina, risalente al VII sec., ma isolato nel XV sec. dal resto della zona urbana con un sistema difensivo a doppia porta. E' il quartiere Castello, con la torre più alta e la splendida chiesa di S. Maria di Castello, risalente al XII sec. Proseguendo lungo un tratto panoramico delle mura ci si addentra in vie e viuzze, tra palazzetti antichi, archi e torri, molte delle quali mozze e trasformate in abitazioni. Si giunge così a piazza Trento e Trieste, con al centro una fontana settecentesca e dove affaccia il Palazzo Comunale. La piazza si apre lungo l'asse che separa due parti di cittadina, entrambe costellate di testimonianze dell'epoca dei monaci predicatori che, fondando chiese e conventi ne determinarono, nel Medioevo, lo sviluppo. Per finire la passeggiata si raggiunge un bel punto panoramico, quindi la chiesa di S. Francesco (XIII sec.).

Guide Roma Etruria Tarquinia Tarquinia, Il Palazzo comunale

Feste e Sagre

  • Dal 24 dicembre al 6 gennaio si svolge il Presepe vivente Il Centro storico di Tarquinia in occasione del Natale si trasforma in un grande palcoscenico all'aperto. Oltre 350 comparse in costume prendono parte all'evento, che coinvolge tutta la città. Realizzato in due dei quartieri più antichi della città, è basato su una ricostruzione degli ambienti deI sec. d.C. in Israele.
  • A Pasqua son due gli eventi cristiani:
    • il venerdì Santo durante la Processione per le vie cittadine viene trasportata la statua del Sepolcro di Cristo accompagnata dai piccoli angeli, i bambini del posto.
    • la domenica si effettua la Processione del Cristo Risorto. E' una delle feste più sentite con la Processione del "Cristo che corre": per le  vie della città viene trasportata a passo spedito, quasi di corsa e tra due ali di folla, accompagnata da una marcetta eseguita dalla banda "G. Setaccioli", la pregiata statua del Cristo Risorto che fu commissionata dalla Corporazione dei Falegnami. Si narra che per ricordare la Resurrezione venne dato l'incarico, a uno scultore che stava scontando una pena a vita, di scolpire nel legno un Cristo Risorto, superiore per bellezza a quante già ne esistevano. Narra ancora la leggenda che, per impedire all'artista di fare, in seguito, una nuova statua identica a quella scolpita o anche più bella, egli venisse spietatamente accecato. Apre la Processione la squadra degli Sparatori con i fucili caricati a salve con coriandoli. Una componente originale di questa processione è quella dei portatori dei Tronchi a forma di croce, gli stessi della processione del Venerdì, ma adornati ora da splendide ghirlande. La loro altezza in alcuni casi raggiunge i 5 metri e il peso va da 75 ai 95 chili, per questo il loro trasporto richiede abilità e forza. Anche il trasporto della Statua richiede le stesse qualità, dato il suo peso di circa 520 kg distribuito sui 16 portatori della "macchina". La Processione si conclude con la deposizione del Cristo all'interno della Chiesa di San Giuseppe, dove rimarrà esposto per i quaranta giorni successivi.
  • Ad aprile si svolge la Festa della Merca. Si rinnova ogni anno la tradizionale marcatura delle mandrie, che vivono allo stato brado nelle vaste tenute dell'Università Agraria. L'evento permette di riscoprire usi e costumi  dei "butteri" maremmani che in passato avevano l'arduo compito di catturare e domare il bestiame. In tale occasione si può assistere a gare equestri e prove di abilità a cavallo, oppure degustare prodotti e vini locali.
  • Il 1° maggio si svolge la Fiera, tradizionale evento che riempie le strade del centro storico.

Guide Roma Etruria Tarquinia La festa della Merca

Come arrivare

  • In automobile
    • Da Roma Autostrada A12 fino a Civitavecchia e quindi Statale Aurelia SS1 (in totale 90 km).
    • Da Grosseto Aurelia SS1 in direzione sud (90 km).
    • Da Viterbo ci sono due possibilità
      • SS2 Vetralla.
      • SS1 bis Monte Romano, oppure SP2 Tuscania; in entrambi i casi non più di 45 km.
  • In autobus autolinee Cotral
    • Da Viterbo prendere il pulman autolinee Cotral a Piazza G. Bruno oppure a Via Diaz.
    • Da Civitavecchia prendere il pulman autolinee Cotral a Porta Tarquinia o Piazza Vittorio.
  • In treno, Tarquinia si trova sul tratto ferroviario Roma-Ventimiglia. La stazione ferroviaria di Tarquinia è a 3 km dal centro con collegamenti bus urbani. Per conoscere gli orari dei treni visita il sito di Trenitalia.

Itinerari con Tarquinia


Viterbo, Tarquinia

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E-mail: info@guideromaetruria.com

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